Credi che la tua vita senza certi elementi non abbia senso?
Provi un senso d’angoscia ogni qual volta il tuo telefono resta muto per giorni?
Hai mai avvertito uno strano fastidio quando i tuoi “amici” si mettono in contatto con te solo per utilizzarti come degno rimpiazzo?
“Essi” si fanno vivi esclusivamente per raccontarti:
1. Quanto sia figa la loro vita
o
2. Quanti problemi non riescano ad affrontare, piangendosi puntualmente addosso e cercando il tuo totale appoggio?
E tutto questo senza chiederti MAI (nemmeno quando hai la febbre più aggressiva della storia e pensi di aver contratto l’ebola mutante) come ti senti, quasi fosse un tabù oppure semplicemente perché di te gli interessa meno che della suola delle proprie scarpe?
Allora fai come me!
Dai un taglio ai rapporti pesanti, appassiti, inutili con un bel colpo di forbici!
Lascia cadere nell’oblio quel che ti fa soffrire, che ti toglie il sorriso o che ti procura stati d’animo negativi!
Ora, bando alle ciance…
Quest’anno ho avuto modo di riflettere sulla veridicità dei miei strani rapporti d’amore e d’amicizia e, no, non ho raggiunto nessuna conclusione sensata.
Più che altro, osservando in modo distaccato i legami che intercorrono tra i singoli o tra i gruppi, ho potuto notare un latente distacco, un velo che divide l’uno dall’altro in un modo che appare indefinibile, ma è in realtà preciso.
L’insieme dei rapporti è relegato ad una grande bolla formata da piattaforme “social“, che di social hanno solo il nome!
Tra me e te, a veder bene, c’è di mezzo un “mediatore“, che mi sottrae dal doverti guardare negli occhi mentre parlo/i, dal dover(ti) ricevere(trasmettere) la tua(mia) energia, mi esime dal viverti fattivamente, dal sentire la tua voce inondare la mia testa.
Mi dispensa dall’esprimere me stessa (nel bene o nel male), infine, di fronte ad una persona che, per quanto diversa, riconosco come mia simile.
Attraverso i social, poi, ognuno mostra solo una parte di sé, ovvero la “porzione” ritenuta migliore, nella quale vorremmo che gli altri ci identificassero!
Si arriva a sentirsi in dovere di indossare continuamente una o più maschere, per ovviare alle nostre insicurezze più radicate. Ma così facendo, molte delle nostre tonalità vanno disperdendosi o modificandosi.
Ed i rapporti diventano un agglomerato indistinto di gesti e parole artefatti.
Il detto lo dice (appunto!):
“Meglio soli che mal accompagnati”
Se è vero che a volte il problema siamo noi, è altrettanto vero che certe altre lo siano gli altri. Già farsi un esame di coscienza ci porta di un passo più vicini alla consapevolezza!
Ed ora, caffè! Beviamo assieme? ;3
tra i miei primi post avevo scritto anche io delle constatazioni simili e non posso che essere d’accordo con te!!rapporti d’amicizia (e non solo) che ti rendono la vita più faticosa e pesante, vanno, se non troncati, presi col contagocce..altrimenti si cade giù in basso, senza riuscire a risalire!!
"Mi piace""Mi piace"
Decisamente 🙂
Non avevo letto 😉 appena ho dieci minuti do una scorsa più approfondita :3
"Mi piace""Mi piace"