#68: Nulla da dire, molto da dire

Ed eccoci riuniti di fronte al gran finale di questi 365 giorni (meno uno).

La ragazza approssimativa ha stilato un approssimativo monito basandosi sull’oroscopo del 2019, del nostro Paoletto, salutando Saturno con una volata di mano, appostato sull’uscio della felicità come il nostro amatissimo Guerriero Nero, che falcia con ferocia pure la Speranza, e abbracciando una ventata di rinnovamento e fortuna (sono testimone del fatto che gli anelli saturnini l’abbiano finalmente abbandonata; ‘na volta tanto le robe sferiche ruotano come devono).

Di quest’anno ho apprezzato molto la varietà, un apprezzabile spettacolo circense, dodici mesi dal disturbo dissociativo di personalità conclamato, ma a ciò ho ampiamente dato spazio nelle precedenti puntate, quindi, passiamo oltre…

A differenza dei Natali passati, mi appropinquo verso il final countdown lasciandomi dietro le pietroline di Pollicino, ognuna recante una scritta, a caratteri iridescenti –così da poterla leggere quando avrò preso la desiderata distanza-, una saggia divinazione da lasciare esattamente lì dov’è, né più né meno.

Dove gli anni passati ho rincorso il proposito, il cambiamento, il miglioramento tassativo, sempre in coincidenza con questo periodo, che somiglia in qualche modo alla fine, ma altro non è che il continuo scivolare del tempo in base alla piega che vogliamo dargli o che discende per grazia ricevuta dall’arco celeste, oggi ho piantato un bel pilastro fatto di niente.

Ebbene sì, non ho alcun buon proposito.

Thank you, next!

Tra uno starnuto fragoroso e un mormorio intestinale, mi preparo per gustare il botto – che nel paesello industriale-della-terra-laggiù con tutta probabilità sarà una bomba o una riproduzione fedele di Beirut nel 1975– guardandomi in faccia con quella santa donna di mia madre.

Onorerò tutti i giorni che l’anno domini 2018 mi ha generosamente regalato e mi lascerò inglobare dal nascituro 2019, a cui dò l’unica scadenza papabile di Giugno per un attestato e un viaggio verso i girasoli di Amsterdam (sì, anche i tulipani, siamo tutti d’accordo!)

Le mie benedizioni sono state date a chi doveva riceverle, ne manca soltanto un’ultima a sigillare un altro piccolo cerchio semestrale e direi che la lista è già bell’è terminata.

🖤Cuori solitari e Netflix muniti, date un’occhiatina a questo:

E il 3 gennaio… Be’, tutti al cinema!

Buon anno, biscottini di zenzero✨

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