#23: Impressioni (di Settembre)

Cos’è cambiato rispetto ad Agosto?
Sostanzialmente niente, togliendo nove ore di aereo, un appartamento con moquette, una scuola di lingue multietnica ed il caffè aromatizzato alla vaniglia e nocciola.

Analizziamo in sequenza:

  1. Nove ore di aereo:
    Tutti quelli che mi conoscono sanno che già una sola ora di aereo rappresenta per me un enorme scoglio insormontabile.
    La sera prima del decollo verso una qualsiasi meta quasi non dormo, passando una terrificante notte insonne (un romantico esempio qui. Seh! Me piacerebbe. Un esempio concreto di non-ho-chiuso-occhio-nemmeno-per-errore cliccando qui... Ma perché quando cerco immagini di donne stressate o stanchissime, vengono fuori solo signorine rilassatissime?! Forse per affermazione delladottrina dei contrari…). Per me, abituata alle traversate con le compagnie low-cost – il che include una serie di vantaggi fichissimi controbilanciata da svantaggi considerevoli -, viaggiare con quella di bandiera è stata veramente un’esperienza unica. Mentre PPB sonnecchiava e Nerdy tentava invano di imitarla, mi sono dedicata alla visione di “The Wolf of Wall Street” e, devo dirlo, mi è piaciuto parecchio. (Leo, sono una tua fan e sono riuscita a portare dalla mia anche l’uomo-in-arancione, ora anche lui vuole il tuo autografo! “Ma quanto sono poraccia?“)
    Comunque sì, in nove ore sono passata da casa di mammà al Paese-Laggiù.
  2. Un appartamento con la moquettah:
    Cosa odio dopo l’aereo? Ovviamente la moquettah. Che è marrone, pure, e sa sempre di “ehy, passami sopra l’aspirapolvere perché sono un posto perfetto per gli acari e per solo-il-signore(chiunque esso sia)-sa cosa.”
    Questo “carpet“, che nulla ha a che fare con quello red e fashion degli Awards, è vecchio, macchiato di varechina ed emette un odore acre ed indescrivibile.
    Le pareti della casetta sono bianche, sicuramente tinte di fresco.
    Le finestre sono ampie e la luce ci può agilmente svegliare alle sei e mezza del mattino, assieme agli uccellini che cinguettano gioiosi ed agli scoiattoli che si affacciano allegramente sulla nostra camera da letto, abbracciando una ghianda o trasportando un legnetto.
    Ho cercato di convincerli di essere in presenza di Biancaneve, cantando una canzoncina su come rifare i letti tirando su le lenzuola con zampette e becco, ma non mi sembrano affatto persuasi
    Di fronte a casa c’è un centro commerciale ed un cimitero. Insomma, Eraclito potrebbe aver avuto un’illuminazione sulla sua dottrina esattamente qui, nella Smallville de noantri.
  3. Una scuola di lingue multietnica:
    Una ovviamente vuole andare da una parte X del mondo per interiorizzare la lingua, la cultura e lo stile di vita.
    Qual è la soluzione a tutto ciò? Trovare una scuola che risponda alle nostre esigenze. Facile, no?
    Sappi che però non sarai l’unico personaggio dei cartoni animati, ma incontrerai anche varie Mulan, Cenerentola, Rapunzel, Merida, Tiana, Belle, Ariel, Koda, Bambi, Mowgli, Pumba, Timon, Simba & so on…
    Preparati anche a sentirti un* complet* idiota. Sì, perché tutti quelli in classe con te conoscono QUESTO Paese che ti ospita da molto più tempo. Parlando come veri nativi.
    Grazie.
  4. Caffè aromatizzato alla vaniglia e nocciola:
    Ero decisamente scettica in merito alla commistione di caffé ed “altre porcate emerite”.
    Poi è arrivata questa miscela del demonio, da mettere dentro la moka.
    Ah, che buono l’odore del caffè che ti sveglia al mattino. Profuma di bei ricordi…Trovata su: http://www.dissapore.com/

#2: PiccolaPesteBubbonica ha ereditato il “tempismo” di mammà.

Cosa stavo dicendo?
Ah, sì.

I documenti. Ora è il turno di PiccolaPesteBubbonica. Ebbè, ti pare mica che a meno di un mese dalla scadenza sia tutto al proprio posto? No, certo che no!
Quindi mi arriva un’altra e-mail che dice più o meno così:
Distinta Nero,
ci scusi davvero se, prima di questo momento, di compilare i documenti di PPB non ce n’è potuta fregare una mazza chiodata. Le andrebbe di compilare tutti questi form, mettere crocette (non troppo a caso) qui-qui-e-qui, mandarci la documentazione che attesti che questa mocciosetta sia davvero stata messa al mondo con dolore da lei?
La preghiamo di essere celere, il tempo stringe.
A risentirci

Non basta la pressione, il caldo, la stanchezza, la già poca voglia di vivere che pervade ultimamente il Nerdy e me.
Mi ci mancavano gli intoppi dell’ultimo quarto d’ora. Ed è ancora tutto incerto!

Aaaah, in certi momenti un caffè non basta, ma di certo ti tira davvero su il morale

Ce la faranno i nostri eroi?

 

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